Con la Legge 227/2021 – attuativa della riforma 1.1 prevista dalla Missione 5 del PNRR – il Parlamento ha incaricato il Governo di provvedere al “riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità” da attuarsi mediante l’adozione di uno o più decreti legislativi. La delega è stata esercitata su tre fronti: col Dlgs 222/2023 concernente la “riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità”, col Dlgs 20/2024 tramite l’istituzione dell’“Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità” per giungere sino al tanto atteso Dlgs 62/2024, in vigore dal 30 giugno dell’anno corrente.
È proprio quest’ultimo a costituire il ‘cuore’ della riforma, non soltanto accogliendo l’istanza, da decenni avvertita da parte dei diretti interessati e delle loro famiglie, di una ‘ridefinizione’ della “condizione di disabilità”, ma anche prevedendo importanti novità in merito alle valutazioni – quella “di base” e quella “multidimensionale” – e all’iter amministrativo necessari all'elaborazione ed attuazione del “progetto di vita indipendente”, come previsto dall’art. 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (CRPD).
Nei tre brevi video intervista, la prof. Cecilia Marchisio illustra alcuni aspetti rilevanti della concezione della vita indipendente.
La clinica legale, assieme al regista Angelo Cretella, sta realizzando un documentario di supporto allo studio del caso di Andrea, che narra la vicenda e testimonia del suo esito, che è in via di risoluzione (agosto 2024).
Il metodo di narrare il caso giuridico attraverso un documentario si ispira alla concezione della didattica immersiva e inclusiva.
La clinica legale della disabilità e della vulnerabilità organizzerà, a conclusione dell’attività 2024/25, un convegno per discutere le prospettive di riforma in corso nella regione Piemonte, dopo la promulgazione dei decreti attuativi della legge delega. | ‘Brevi riflessioni’